Le foto di Famiglia

Fasciatura e rumori bianchi rievocano le sensazioni provate nell’utero materno

Lo sapevi che ai piccoli appena nati piace sentirsi avvolti? Io l’ho scoperto in ospedale quando ho partorito la mia prima bimba, me la portavano sempre bella avvolta in un telo di spugna e lì ho iniziato a farmi spiegare dalle infermiere del nido come replicare anche a casa quella fasciatura che facevo loro per farla stare tranquilla (eh si, è stata una bimba bella agitata sin dai suoi primi giorni).

La sensazione di contenimento rappresenta per i piccoli un qualcosa di rassicurante, ha la capacità di fargli rivivere le stesse sensazioni di quando si trovavano all’interno degli stretti confini dell’utero materno. Come un caldo abbraccio, la fasciatura aiuta i neonati a calmarsi e a sentirsi al sicuro in quanto gli ricorda l’unico ambiente a loro conosciuto dove sono stati fino a poco tempo prima.

E i rumori bianchi? Credete davvero che i vostri piccoli si sviluppino in un ambiente così silenzioso quando sono nella pancia? E non parlo solo dei rumori che provengono dall’ambiente esterno ma soprattutto di quelli propri del corpo della mamma: del suo cuore che batte, del suo sangue che scorre, del suo stomaco che digerisce.

E poi la voce di mamma e papà.

Sono detti rumori bianchi perché hanno un’ampiezza costante lungo tutte le frequenze udibili: in sostanza sono suoni continui e monotoni. Inoltre, sembrerebbe che i rumori bianchi agiscano come scudo nei confronti di altri rumori, servirebbero quindi anche a mascherare altri rumori presenti nell’ambiente circostante che potrebbero risultare decisamente più fastidiosi, perché magari improvvisi.

Ecco spiegati i motivi per cui molto spesso, anzi praticamente sempre, durante una sessione fotografica newborn troverete un “sottofondo” rumoroso molto rilassante per il vostro piccolo (e non solo) e il fotografo ricorrerà a delle fasciature con teli (tecnicamente “wrap”) molto elastici che non ricoprono soltanto una funzione estetica ma servono principalmente a rilassare e addormentare il neonato da fotografare.

Provare per credere!

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